Genere e psicopatologia: nuove vie della Psicoanalisi

Nuovo appuntamento per il Seminari di Psicopatologia del Programma Dipartimentale di Psicopatologia Clinica e del Dipartimento di Neuroscienze.

“Transgender” è un termine ombrello utilizzato per riferirsi a tutte quelle persone la cui identità di genere non è percepita come allineata al genere assegnato alla nascita. La letteratura psicoanalitica concernente le persone transgender ha storicamente patologizzato questa popolazione e solo negli ultimi anni sono stati sviluppati modelli teorico-clinici affermativi. Se, infatti, i primi psicoanalisti che cominciarono a lavorare con pazienti transgender inquadravano queste condizioni identitarie nell’ambito della perversione, dei disturbi narcisistici, della psicosi o dell’impossibilità di disidentificarsi dalla madre, più recentemente sono stati pubblicati alcuni lavori che hanno messo in crisi le teorie “storiche” su questo fenomeno, presentando dei framework teorico-clinici che vanno nella direzione di alleviare la disforia di genere piuttosto che di “curare” l’identità transgender. Questi lavori sembrano condividere l’applicazione a questo campo clinico di una psicoanalisi prevalentemente interpersonale, utilizzando, ad esempio, i costrutti della mentalizzazione e del rispecchiamento (mirroring).

Il seminario ha l’obiettivo di presentare un excursus storico delle prime teorie psicoanalitiche sulle identità transgender per approdare alle teorie più recenti basate su un approccio affermativo e non patologizzante. Appuntamento al 31 marzo dalle ore 11:00 alle ore 12:30 con il dott. Cristiano Scandurra. È richiesta prenotazione compilando il form.

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