Il disturbo da attacchi di panico si presenta con attacchi ricorrenti sovente senza cause apparenti. Sebbene tutti sperimentino ansia e forse tensione in determinati momenti della vita, come risposta naturale ad avversità ed eventi stressanti, per chi soffre di disturbo di panico, sensazioni di ansia e stress si verificano con continuità e imprevedibilmente.
In generale, l’ansia è una sensazione di disagio che può configurarsi da lieve a grave e si esprime con elevata tensione interiore e preoccupazioni diffuse. Sul piano clinico l’ansia si manifesta in forme molto diverse tra loro, tra cui:

  • fobie: paure estreme e irrazionali riguardanti oggetti, luoghi, situazioni o esseri animati;
  • disturbo d’ansia generalizzata (GAD): condizione protratta di tensione e preoccupazioni eccessive in relazione a una varietà di situazioni.
  • disturbo da stress post-traumatico (PTSD): condizione caratterizzata da sintomi psichici e fisici causati da eventi angoscianti o spaventosi.

Un attacco da attacchi di panico si verifica quando il corpo sperimenta un’ondata di sintomi psichici e fisici intensi. Si può provare, infatti, un senso travolgente di paura, apprensione e ansia, che si accompagnano a sintomi fisici come ad esempio:

  • sudorazione profusa
  • nausea
  • una sensazione di battito cardiaco irregolare (palpitazioni)
  • tremori

La frequenza e l’intensità degli attacchi di panico dipende dalla gravità della condizione. Alcune persone possono averne uno o due al mese, mentre altre possono averne diversi alla settimana. Sebbene possano essere molto intensi e spaventosi, non sono pericolosi. Non causano alcun danno fisico ed è altamente improbabile che venga richiesto un ricovero in ospedale.

Le cause di tale disturbo non sono ancora pienamente comprese, ma si ritiene che tale condizione sia probabilmente legata a una combinazione di fattori fisici e psichici. In questo senso, è importante essere consapevoli che alcune condizioni fisiche e disturbi possono avere sintomi simili a quelli dell’ansia. Tali sintomi, infatti, possono essere generati da quadri clinici medici come:

  • Tachicardia atriale parossistica: episodi di battito cardiaco rapido e regolare che iniziano e finiscono improvvisamente;
  • Diabete mal controllato;
  • Prolasso della valvola mitrale;
  • Sindrome posturale ortostatica tachicardica;
  • Anemia;
  • Tireotossicosi: condizione in cui elevate quantità di ormoni tiroidei vengono rilasciate nel sangue, causando battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremore e ansia;
  • Tumori delle ghiandole surrenali;
  • Sindrome carcinoide: sintomi causati da alcuni tumori che si sviluppano nelle cellule del sistema endocrino;
  • Sindrome di Zollinger-Ellison: provoca una produzione eccessiva di insulina e ipoglicemia.

Si può formulare diagnosi di disturbo di panico di fronte a episodi acuti ricorrenti e inaspettati seguiti da almeno un mese di preoccupazione continua o timore di ulteriori attacchi.

L’obiettivo principale del trattamento del disturbo di panico è la riduzione della frequenza degli attacchi e della gravità dei sintomi. Le principali strategie sono di tipo farmacologico e psicoterapeutico. Sebbene tale disturbo sia trattabile, per una piena risoluzione occorre rivolgersi a un medico il prima possibile. Il trattamento è, infatti, molto più efficace se tempestivo. Se non fronteggiato adeguatamente, tale disturbo può diventare una malattia molto debilitante e causa di isolamento sociale, con il rischio di sviluppare altri disordini psichici.

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