Secondo la fisica quantistica, fenomeni come l’entanglement e la sovrapposizione degli stati, potrebbero avere a che fare con il cervello umano e, in primo luogo, con le funzioni della coscienza. Va detto che la coscienza quantistica è ancora oggetto di dibattito all’interno della comunità scientifica. Non ci sono ancora prove che dimostrino una sicura correlazione tra i fenomeni quantistici e la coscienza umana. La maggior parte degli studiosi nel campo della neuroscienza e della fisica rimane scettica nei confronti di tali teorie. La meditazione è, invece, una pratica fondata sulla focalizzazione dell’attenzione, la consapevolezza e la ricerca di uno stato di tranquillità, ed ha radici in tradizioni spirituali e filosofiche millenarie. Molti studi scientifici hanno dimostrato che la meditazione può avere benefici per la salute mentale e fisica delle persone: infatti, riduce lo stress, aumenta la concentrazione e migliora il benessere generale. Chi la pratica potrebbe sperimentare stati di coscienza alterati, come una percezione estesa, una sensazione di connessione e finanche di unità con l’universo. Alcuni studiosi (e non solo studiosi) hanno interpretato queste esperienze in termini di coscienza quantistica. La coscienza quantistica e la meditazione sono argomenti di estrema complessità, ancora oggetto di esplorazione scientifica. Se la meditazione ha dimostrato benefici per il benessere umano, la correlazione tra la coscienza quantistica e la pratica meditativa resta al di là dell’attuale comprensione scientifica.
Di questo e altro si discuterà con studiosi di differente provenienza mercoledì 7 giugno, alle 18.30, presso la Libreria IoCiSto, a Napoli in Piazzetta Aldo Masullo, in occasione della presentazione del libro del Prof. Paolo Silvestrini “La fisica sincronica”.